Colombia

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La Colombia è uno stato molto esteso, circa 4 volte l’Italia e pertanto i bambini, a seconda della provenienza, possono essere di origine:
– creola, dalla zona nord caraibica
– bianchi, dalla zona centrale
– molto scuri, “afro-colombiani” dal sud
Il soggiorno previsto in Colombia varia dai 30 ai 45 giorni. La nostra Associazione opera nella regione di Antioquia, con capitale Medellin; l’assistenza alle coppie è garantita dal legale referente dell’Associazione, un avvocato specializzato in diritto di famiglia; inoltre a Medellin c’è una signora di origine friulana che, oltre a poter ospitare le coppie in un appartamento indipendente dalla sua casa con giardino, funge da interprete e dà assistenza per ogni eventuale problema. Anche a Bogotà per ragioni di sicurezza si è alloggiati in una casa albergo, fiduciaria dell’Ente, ed assistiti da un nostro incaricato che svolge funzioni di interprete ed accompagnatore.
Organismo competente: Instituto Colombiano de Bienestar Familiar.

  • COLOMBIA
  • Alcuni dati geografici e politici

  Nome completo:  Repubblica di Colombia
Superficie:  1.141.748 Km²
Abitanti:  46.045.000
Densità:  40 ab/Km²
Forma di governo:  Repubblica presidenziale
Capitale:  Santa Fe de Bogotá (7.185.000 ab., 7.800.000 aggl. urbano)
Gruppi etnici:  Meticci 47%, Bianchi 20%, Mulatti 20%, Neri 6%, Zambos 3%, Amerindi 1%, altri 3%
Paesi confinanti:  Panamá a NORD-OVEST, Ecuador e Perù a SUD, Brasile a SUD-EST, Venezuela a NORD-EST
Clima:  varia dalle condizioni estreme di freddo, presenti nei ghiacciai andini, ai climi più caldi presenti sul livello del mare, con due stagioni asciutte e due di pioggia influenzate dai venti alisei
Lingua:  Spagnolo (ufficiale), idiomi indios
Religione:  Cattolica 92%, Protestante, Animista ed altro 8%
Moneta:  Peso colombiano

  • Referenti per l’adozione

  Autorità competente:
Instituto Colombiano de BienestarFamiliar (I.C.B.F)
Avenida Carrera 68

n° 64C – 75 Bogotà – www.icbf.gov.co

  Ambasciata d’Italia
BOGOTA – CL 93B n. 9 – 92 – www.ambbogota.esteri.it

  Rappresentanza diplomatica in Italia:
Ambasciata di Colombia in Italia
via Pisanelli, 4 00196 Roma – www.emcolombia.it

  • Riferimenti normativi

Il Paese ha ratificato la Convenzione de l’Aja n.33 del 29/05/93 il 13/07/1998; il 11/11/1998 è entrata in vigore.

Normativa vigente

  • Costituzione colombiana;
  • Codice dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Legge n. 1098 del 2006;
  • Decreto n. 4840 del 2007 con cui si disciplinano vari articoli della Legge 1098/2006;
  • Risoluzione del 6 settembre 2010, n.3748 recante Lineamenti tecnici per le adozioni in Colombia.

Possono adottare:

ütutte le persone maggiori di 25 anni di età,

üche abbiano almeno 15 anni più dell’adottato,

üe che abbiano comprovate attitudini fisiche, mentali, morali e sociali per accogliere il minore;

üla presenza di figli legittimi, naturali o adottivi da parte degli adottanti, non è di ostacolo all’adozione di minori colombiani;

ücostituisce titolo preferenziale la disponibilità ad accogliere

  • bambini in età scolare,
  • bambini di colore,
  • nuclei di fratelli,
  • minori con problemi sanitari.

La normativa locale prevede che:

le coppie di età compresa tra i 25 e i 38 anni possono adottare bambini di età compresa tra  e 2 anni;

le coppie di età compresa tra i 39 e i 41 possono adottare bambini tra i 3 e i 4 anni;

le coppie di età compresa tra i 42 e i 44 possono adottare bambini tra i 5 e i 6 anni;

oltre i 45 anni le coppie potranno adottare minori di età superiore ai 7 annni

 

  • I minori possono essere adottati solo se dichiarati in stato di abbandono oppure se i genitori naturali o il tutore legale hanno prestato validamente il proprio consenso all’adozione;
  • il consenso all’adozione non può essere prestato a favore di una famiglia che abbia avuto precedenti contatti con il minore o nei confronti di un bambino non ancora nato.La documentazione viene inviata all’Autorità Centrale (ICBF)  che studia il dossier della coppia e se approvato, viene inserito in lista d’attesa per bambini con le caratteristiche indicate ( es: n. di minori).
  • Nel caso di minori con bisogni speciali l’ICBF assegna agli enti autorizzati dei casi affinché possano essere valutati ed eventualmente proposti ad una famiglia disponibile ad adottarli.
  • I tempi di attesa per l’abbinamento variano in funzione della disponibilità della coppia.
  • I tempi tra l’abbinamento e la partenza possono variare da uno a tre mesi.
  • I tempi medi di permanenza sono di circa 40/45 giorni.
  • Forma della decisione: giudiziaria
  • Effetti della decisione:

interruzione dei legami precedenti l’adozione;

creazione di un legame di filiazione tra il minore e la famiglia adottiva

  • Le autorità colombiane richiedono per due anni relazioni post-adozione:

la prima relazione va redatta dopo 3 mesi dalla sentenza di adozione,

le altre tre ogni 6  mesi.

 

  • Le relazioni vanno redatte dall’ente, secondo un modello fornito dall’ICBF.
  • Secondo gli ultimi dati forniti nel 2010 dall’UNICEF su circa 46 milioni di abitanti più di 4 milioni hanno meno di 5 anni e quasi 16 milioni sono minori di 18 anni.
  • Il 37% della popolazione vive al di sotto della sogliadipovertà.
  • La mortalità neonatale è di 12 ogni mille nati vivi, quella infantile entro il primo anno di vita è di 17 su mille mentre la mortalità entro il quinto anno di vita è di 19 su mille.
  • I bambini registrati alla nascita sono il 97%.
  • L’istruzione è gratuita e obbligatoria dai cinque ai dieci anni, mentre la scuola secondaria dura dai quattro ai sei anni. Il tasso di iscrizione alla scuola primaria è dell’87% (dato uguale sia per le femmine che per i maschi).
  • Gli indicatori relativi alle registrazioni alla nascita e all’istruzione sono ancor più bassi per i bambini appartenenti alle minoranze etniche, come gli indios e gli afrocolombiani, e per i numerosissimi minori sfollati (conflitto interno).

Tra i principali problemi che affliggono l’infanzia in Colombia vi sono:

  • L’arruolamento forzato nei gruppi armati e nelle milizie urbane (Si calcola che in Colombia vi siano tra gli 8 e i 13 mila bambini soldato);
  • Il lavoro minorile
  • Le gravidanze precoci

Inoltre il 23% dei minori di cinque anni è a rischio di denutrizione, e la percentuale si alza nei bambini tra i 12 e i 23 mesi d’età.